the Week of Christ the King / Proper 29 / Ordinary 34
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La Nuova Diodati
Ecclesiaste 2
1 Io ho detto in cuor mio: "Vieni ora, ti voglio mettere alla prova con la gioia, e tu godrai il piacere". Ma ecco anche questo vanit.2 Del riso ho detto: "E follia", e della gioia: "A che serve?".3 Ho cercato nel mio cuore come soddisfare il mio corpo col vino, spronando nello stesso tempo il mio cuore alla sapienza e a stare attaccato alla follia finch vedessi qual il bene che i figli degli uomini dovrebbero fare sotto il cielo, tutti i giorni della loro vita.4 Cos feci grandi lavori: mi costruii case, mi piantai vigne,5 mi feci giardini e parchi, piantandovi alberi fruttiferi di ogni specie;6 mi costruii vasche per lacqua con le quali poter irrigare il bosco per far crescere gli alberi.7 Comprai servi e serve ed ebbi servi nati in casa; ebbi anche grandi averi in armenti e greggi, pi di tutti quelli che erano stati prima di me in Gerusalemme.8 Ammassai per me anche argento, oro e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti, le delizie dei figli degli uomini e strumenti musicali di ogni genere.9 Cos divenni grande e prosperai pi di tutti quelli che erano stati prima di me in Gerusalemme; anche la mia sapienza rimase con me.10 Tutto quello che i miei occhi desideravano, non lho negato loro; non ho rifiutato al mio cuore alcun piacere, perch il mio cuore si rallegrava di ogni mio lavoro; e questa stata la ricompensa di ogni mio lavoro.11 Poi mi volsi a considerare tutte le opere che le mie mani avevano fatto, e la fatica che avevo impiegato a compierle; ed ecco tutto era vanit e un cercare di afferrare il vento; non cera alcun vantaggio sotto il sole. Sapienza e follia sono entrambe vanit
12 Allora mi volsi a considerare la sapienza, la follia e la stoltezza. "Che cosa far luomo che succeder al re, se non ci che gi stato fatto?".13 Poi mi resi conto che la sapienza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre.14 Il saggio ha gli occhi in testa, mentre lo stolto cammina nelle tenebre, ma ho pure compreso che ad entrambi riservata la stessa sorte.15 Cos ho detto in cuor mio: "La stessa sorte che tocca allo stolto toccher anche a me. A che pro dunque essere stato pi saggio?". Perci dissi in cuor mio: "Anche questo vanit".16 Non rimane infatti alcun ricordo duraturo n del saggio n dello stolto, poich nei giorni a venire sar tutto dimenticato. E come muore lo stolto, allo stesso modo muore il saggio.
17 Perci ho preso in odio la vita, perch tutto ci che si fa sotto il sole mi divenuto disgustoso, perch tutto vanit e un cercare di afferrare il vento.18 Cos ho odiato ogni fatica che ho compiuto sotto il sole, perch devo lasciare tutto a colui che verr dopo di me.19 E chi sa se sar saggio o stolto? Ma comunque egli sar padrone di tutto il lavoro che ho compiuto con fatica e in cui ho usato sapienza sotto il sole. Anche questo vanit.20 Cos sono arrivato al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che ho compiuto sotto il sole.21 Poich qui c un uomo che ha lavorato con sapienza, con intelligenza e con successo, ma deve lasciare la sua eredit a un altro, che non vi ha speso alcuna fatica! Anche questo vanit e un male grande.22 Che cosa rimane infatti alluomo per tutta la sua fatica e per laffanno del suo cuore, con cui si affaticato a sotto il sole?23 Tutti i suoi giorni non sono che dolori e il suo lavoro penoso. Il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo vanit.24 Per luomo non c nulla di meglio che mangiare e bere e godersela nella sua fatica; ma mi sono accorto che anche questo viene dalla mano di DIO.25 Chi pu infatti mangiare o godere pi di me?26 Poich Dio d alluomo che gli gradito sapienza, conoscenza e gioia; ma al peccatore d il compito di raccogliere e di accumulare, per lasciare poi tutto a colui che gradito agli occhi di DIO. Anche questo vanit e un cercare di afferrare il vento.