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Thursday, December 26th, 2024
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La Nuova Diodati

Romani 7

1 Ignorate, fratelli (perch parlo a persone che hanno conoscenza della legge), che la legge ha potere sulluomo per tutto il tempo che egli vive?2 Infatti una donna sposata per legge legata al marito finch egli vive, ma se il marito muore, ella sciolta dalla legge del marito.3 Perci, se mentre vive il marito ella diventa moglie di un altro uomo, sar chiamata adultera; ma quando il marito muore, ella liberata da quella legge, per cui non considerata adultera se diventa moglie di un altro uomo.4 Cos dunque, fratelli miei, anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per appartenere ad un altro, che risuscitato dai morti, affinch portiamo frutti a Dio.5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose che erano mosse dalla legge operavano nelle nostre membra, portando frutti per la morte,6 ma ora siamo stati sciolti dalla legge, essendo morti a ci che ci teneva soggetti, per cui serviamo in novit di spirito e non il vecchio sistema della lettera.

7 Che diremo dunque? Che la legge peccato? Cos non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: "Non concupire".8 Il peccato invece, presa occasione da questo comandamento, ha prodotto in me ogni concupiscenza,9 perch senza la legge, il peccato morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii,10 e trovai che proprio il comandamento, che in funzione della vita, mi era motivo di morte.11 Infatti il peccato, colta loccasione per mezzo del comandamento, mi ingann e mediante quello mi uccise.12 Cos, la legge certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono.13 Ci che buono dunque diventato morte per me? Cos non sia; anzi il peccato mi diventato morte, affinch appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di ci che buono, affinch il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento,

14 Infatti noi sappiamo che la legge spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato.15 Giacch non capisco quel che faccio, perch non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio.16 Ora, se faccio ci che non voglio, io riconosco che la legge buona.17 Quindi non sono pi io ad agire, ma il peccato che abita in me.18 Infatti io so che in me, cio nella mia carne, non abita alcun bene, poich ben si trova in me la volont di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo.19 Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio.20 Ora, se faccio ci che non voglio, non sono pi io che lo faccio, ma il peccato che abita in me.21 Io scopro dunque questa legge: che volendo fare il bene, in me presente il male.22 Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo luomo interiore,23 ma vedo unaltra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che nelle mie membra.24 O miserabile uomo che sono! Chi mi liberer da questo corpo di morte?25 Io rendo grazie a Dio per mezzo di Ges Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato.

 
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